Per un pugno di monete · settembre 2010

La spiegazione è dell’archeologo Momo Zucca scritta per la mostra documentaria organizzata al Museo «Peppetto Pau» di Oristano:

Rivisitazione grafica dell’immagine legata alla cosiddetta trilogia del dollaro (Per un pugno di dollari, 1964, Per qualche dollaro in più, 1965, e Il buono, il brutto, il cattivo, 1966), diretta da Sergio Leone ed interpretata da Clint Eastwood. I dollari degli spaghetti-western richiamano l’economia monetale, introdotta in Sardegna ed anche nel Sinis dai Cartaginesi, dopo il lungo periodo nuragico di scambi premonetali con il bronzo pesato, e proseguita dai Romani, dai Vandali e dai Bizantini. Per un pugno di monete è il titolo della mostra delle Giornate Europee del Patrimonio 2010, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano, dal Comune di Oristano, dall’Antiquarium Arborense e dalla Memoria Storica. L’esposizione presenta bronzi nuragici di un deposito del Sinis o dell’Oristanese, un tesoretto di monete puniche trovato presso il villaggio western di San Salvatore, e monete battute da zecche sarde in età romana: innanzitutto la celebre moneta c.d. di Sardus Pater, poi la moneta dei Sufeti di Karales e finalmente la moneta di una colonia romana, presumibilmente Turris Libisonis (Porto Torres), chiamata impropriamente la moneta di Metalla. Infine le monete circolanti in Sardegna dal periodo repubblicano a quello imperale ai Bizantini.

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Fortunato Depero realizzò numerose locandine per mostre, manifesti e réclame per aziende. L’artista, denominato il Mago di Rovereto, è stato sicuramente un precursore del marketing e del branding come li conosciamo oggi. Il cagnolino di Depero apparì nella copertina del periodico Vanity Fair nel marzo 1931. Abbiamo voluto omaggiare un artista che continua ad essere fonte d'ispirazione.