«Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza».
Oriana Fallaci
Dromos diventa maggiorenne nel segno di Eva, e lo diventa facendo proprio un aforisma di Oriana Fallaci, un’altra donna controversa e divisiva quanto la Prima donna e le cui opinioni, spesso inaccettabili, trovano nell’esaltazione di quella «splendida virtù chiamata disubbidienza» una sintesi perfetta di irresistibile fascino e di grande attualità. Una virtù tutta femminile che guiderà le scelte artistiche della diciottesima edizione del Festival. Un festival di donne e non solo, inseguendo quel segno che, in una cultura millenaria declinata al maschile, è stato determinante a partire dal gesto dirompente dell’Eva biblica, un segno, spesso sottotraccia, teso alla ricerca affannosa di un’indipendenza inconcepibile senza la trasgressione a una coercizione o a una legge imposta, un “segno disubbidiente” in funzione della condizione specifica dell’essere umano: la libertà.
Con queste parole Ivo Serafino Fenu introduce la diciottesima edizione di Dromos festival. Per l’Associazione omonima seguiamo la progettazione grafica e la comunicazione.