Oggi, giorno ventidue del mese di maggio dell’anno mille ottocento ottantuno, si è riunita in Oristano, nella piazza detta degli Scolopi, la Giunta municipale, presieduta dal Sindaco, Corrias commendatore Giuseppe, presenti i signori assessori Parpaglia commendatore avvocato Salvatore, deputato al Parlamento Nazionale, Sulas cavaliere avvocato Pietro, Carta Schirru avvocato Sebastiano e Floris Pinna causidico Gianuario e coll’assistenza di speciali rappresentanti la Casa Reale, il Consiglio dei Ministri, la Camera dei senatori e quella dei Deputati, col personale intervento degli onorevoli due Prefetti di Cagliari e di Sassari e di tutte le primarie autorità e di molti pubblici funzionari dell’Isola e specialmente locali, si è proceduto dal sullodato signor sindaco alla rimozione del velo che cuopriva la statua dell’inclita sarda eroina Eleonora d’Arborea, portento di senno civile e politico in tempi che legge era l’arbitrio, liberale e giusta coi suoi quando il nome di libertà suonava blasfemo e quello di giustizia sacrilegio, terribile in guerra contro chi intendeva conculcare i suoi diritti, menomarle gli aviti suoi domini, caritatevole e più con tutti ed in tutte occasioni, dichiarando così inaugurato…
Con queste parole pronunciate dal sindaco Peppico Corrias viene inaugurato il monumento pubblico a Eleonora d’Arborea, primo in Italia dedicato ad una donna…
Il testo introduttivo della mostra documentaria dedicata alla figura di Eleonora d’Arborea, allestita all’Antiquarium Arborense il museo Archeologico di Oristano e organizzata dalla Fondazione Oristano.