L’uso della ceramica in Sardegna ha un’origine antichissima. Già nel IV millennio a.C. i sardi realizzavano diverse forme in argilla con sobrie decorazioni incusse in pasta con l’utilizzo di diversi elementi naturali come le conchiglie. Oristano vanta una tradizione secolare, organizzata in corporazione solo alla fine del XVII secolo. I vasai oristanesi ricercavano nelle loro forme una bellezza funzionale che si attesta, a partire dalla fine dell’Ottocento, per mezzo dell’amor vacui per il decoro. Oggi, i ceramisti, che danno lustro alla città di Oristano e a tutta la comunità sarda, esprimono la loro tékne attraverso nuove ricerche plastiche che non dimenticano il corpus di forme e tradizione che segnano la storia della nostra cultura.
Con queste parole i curatori, Antonello Carboni, Raffaele Cau e Silvia Oppo, presentano l’esposizione Kéramos (ceramica artistica nelle Diocesi di Oristano e Ales-Terralba) al Museo Diocesano Arborense di Oristano.
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