La spiegazione è dell’archeologo Momo Zucca scritta per la mostra documentaria organizzata al Museo «Peppetto Pau» di Oristano:
Rivisitazione grafica dell’immagine legata alla cosiddetta trilogia del dollaro (Per un pugno di dollari, 1964, Per qualche dollaro in più, 1965, e Il buono, il brutto, il cattivo, 1966), diretta da Sergio Leone ed interpretata da Clint Eastwood. I dollari degli spaghetti-western richiamano l’economia monetale, introdotta in Sardegna ed anche nel Sinis dai Cartaginesi, dopo il lungo periodo nuragico di scambi premonetali con il bronzo pesato, e proseguita dai Romani, dai Vandali e dai Bizantini. Per un pugno di monete è il titolo della mostra delle Giornate Europee del Patrimonio 2010, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano, dal Comune di Oristano, dall’Antiquarium Arborense e dalla Memoria Storica. L’esposizione presenta bronzi nuragici di un deposito del Sinis o dell’Oristanese, un tesoretto di monete puniche trovato presso il villaggio western di San Salvatore, e monete battute da zecche sarde in età romana: innanzitutto la celebre moneta c.d. di Sardus Pater, poi la moneta dei Sufeti di Karales e finalmente la moneta di una colonia romana, presumibilmente Turris Libisonis (Porto Torres), chiamata impropriamente la moneta di Metalla. Infine le monete circolanti in Sardegna dal periodo repubblicano a quello imperale ai Bizantini.