È un’opera al nero quella di Pietro Sedda, un nero che percorre i vent’anni di attività raccontati in questa mostra: segno nigro che unisce le sue prime opere pittoriche di fine anni Novanta – aggressivamente espressionistiche e prossime a certo graffitismo metropolitano -, ai tatuaggi di oggi, che segna i corpi e che, al di là del dato estetico e alla sua reale presenza nelle opere, diventa epifania di una condizione mentale ed esistenziale.
Così Ivo Serafino Fenu introduce la mostra in esposizione nella Pinacoteca Carlo Contini di Oristano. Per questa mostra abbiamo realizzato tutte le immagini grafiche e di comunicazione.